Le opere di misericordia
Maggio - Visitare gli infermi
"Beato l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della sventura il Signore lo libera" (Sal 40,1)
La realtà del malato è una realtà che implica la considerazione di tutta la sua persona nel percorso della sofferenza. E’ così ovunque, nei migliori ospedali dell’Occidente; è così nelle missioni che danno assistenza sanitaria in tutto il mondo, soprattutto nelle regioni più povere. Con la sua sola presenza il malato comunica un messaggio: chiede di essere accolto, compreso ed ascoltato. Ascoltare è tendere l'orecchio per udire. Strettamente collegato all'ascolto è il prestare attenzione. L'uomo che presta attenzione all'altro si rende ospitale, disponibile ad accogliere una amicizia, sensibile ai bisogni dell'altro. Essere disponibile permette all'altro di entrare, se lo spazio dell'uomo non è troppo affollato di pensieri. Si tratta quindi di operare una rimozione di tutto ciò che distoglie dall'ascolto e questo comporta rinunciare a qualcosa. Pertanto le caratteristiche dell'approccio al malato da tenere presenti nel momento in cui ci si accinge a visitarlo sono l'ascolto, il fare silenzio dentro di sé, il prestare attenzione, l'essere disponibile. Ma tutto questo deve essere accompagnato dalla tenerezza, come ci ricorda Papa Francesco nella XXII Giornata del malato: "Bisogna crescere nella tenerezza, nella carità rispettosa e delicata avendo fisso lo sguardo su Maria madre di Cristo e di tutti i sofferenti...dentro la nostra sofferenza c’è quella di Gesù, che ne porta insieme a noi il peso e ne rivela il senso. Quando il Figlio di Dio è salito sulla croce ha distrutto la solitudine della sofferenza e ne ha illuminato l’oscurità. Siamo posti in tal modo dinanzi al mistero dell’amore di Dio per noi, che ci infonde speranza e coraggio: speranza, perché nel disegno d’amore di Dio anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale; e coraggio, per affrontare ogni avversità in sua compagnia, uniti a Lui". La tenerezza verso il malato è la tenerezza per Cristo sofferente sulla croce che condivide il dolore con il malato. Il malato ha soprattutto bisogno di amore, perché la sua condizione lo rende particolarmente povero. E’ l’insegnamento che viene dalla parabola evangelica del Buon Samaritano (cfr. Lc 10).
“Nelle persone ammalate o sofferenti, dobbiamo scorgere Gesù inchiodato in croce e non un parassita o un membro improduttivo” (Santa Faustina Kowalska).
Il film rappresenta l'opera di misericordia "Visitare gli infermi".